logo Medicina Narrativa

logo Medicina Narrativa
Il logo della Medicina Narrativa rappresenta un profilo umano. Il profilo simboleggia il volto umano della medicina e risponde all’esigenza di umanizzazione delle cure. Esso, come si può ben vedere, è costruito da una serie di parole-messaggio scelte non per pura casualità ma per mettere in luce quelli che sono i benefici che un percorso di Medicina Narrativa comporta all’interno di un’Azienda Sanitaria.

giovedì 31 luglio 2014

La delibera di istituzione del Laboratorio

DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE n. 2013/00281 del 02/07/2013
OGGETTO Costituzione del Laboratorio di Medicina Basata sulla Narrativa.
Destinatari dell’atto per l’esecuzione
Direzione Sanitaria Aziendale Direzione Amministrativa Aziendale
U.O.C. Affari Generali; Formazione, Informazione e Comunicazione
Dirigente Proponente Bruno Mandarino
IL DIRETTORE GENERALE
CONSIDERATO
-che all’interno di un contesto di cambiamento, caratterizzato anche da forti criticità legate alla carenza di risorse, risulta sempre di maggiore rilevanza “ri-orientare” l’assistenza al paziente, che deve essere considerato nella sua interezza e complessità al centro delle attenzioni e delle attività degli operatori sanitari;
-che è necessario quindi dedicarsi, oltre che agli aspetti economico – gestionali, anche a quelli qualitativi e relazionali finalizzati all’umanizzazione delle cure;
DATO ATTO
-che il processo che porta a questo approccio è sicuramente lungo e complesso, per cui l’Azienda ha posto in essere varie e diversificate azioni nella piena consapevolezza che per realizzare cambiamenti effettivi è necessario intervenire su più fronti, quali l’accessibilità alla struttura e alle prestazioni, le modalità di fornire informazioni all’utente, il comfort degli ambienti, la trasparenza dei processi di cura e alla formazione del personale nei rapporti con il paziente nonché le forme di partecipazione dei cittadini alla programmazione, siano essi singoli che in associazioni, così da consentire la
partecipazione attiva alle scelte e alla valutazione dei risultati ottenuti dall’Azienda in questi ambiti.
-che la possibilità data al cittadino di partecipare alle attività aziendali può consentire un miglioramento nell’efficacia della cura proprio perché il paziente si sente parte attiva del processo di cura e non “vittima” di un sistema che non conosce;
-che a tal fine devono essere individuate azioni finalizzate a migliorare la funzione di ascolto nei confronti dei cittadini, tese a migliorare l’accessibilità, la trasparenza e la partecipazione nonché a garantire una formazione specifica per gli operatori sanitari e non sulle tematiche dell’umanizzazione, sviluppandone le capacità relazionali;
PRESO ATTO
-che per il raggiungimento di tali obiettivi l’Azienda ha già attivato una serie di iniziative formative, avvalendosi anche del supporto della Scuola di Umanizzazione di Alba (CN), finalizzate al miglioramento del livello di umanizzazione delle cure;
CONSIDERATO
-che tra le iniziative tese a perseguire tali obiettivi l’Azienda ha previsto anche la costituzione di un Laboratorio di Medicina Basata sulla Narrazione, che si prefigga di:
1. gestire in modo integrato e strutturato tutte le attività relative alla Narrative Based Medicine;
2. raccogliere, promuovere e valorizzare le storie di pazienti e arrivare all’analisi e definizione di chiavi di lettura rilevanti ai fini del miglioramento di elementi fondamentali della vita del paziente, quali la diagnosi tempestiva, l’appropriatezza terapeutica e l’adesione al percorso di cura;
3.identificare un modello/best practice in grado di valutare e misurare come la Narrative Based Medicine possa contribuire a migliorare la qualità di vita del paziente durante la sua permanenza in ospedale;
4. definire un documento di indirizzo in grado di sintetizzare le indicazioni e le regole metodologiche che l’organizzazione si impegna ad applicare nei propri percorsi di dialogo con il paziente;
5. raccogliere in maniera permanente storie di pazienti, soprattutto quelli con malattie croniche o rare, anche in collaborazione con il mondo dell’associazionismo;
6. redigere e pubblicare monografie e articoli scientifici sia a livello nazionale che internazionale, nonché materiale divulgativo all’interno di ospedali, ambulatori pubblici e privati, consultori ecc…;
7. realizzare periodicamente seminari, workshop, convegni e altre iniziative finalizzate alla divulgazione della metodologia narrativa e dei risultati ottenuti;
8. promuovere la valorizzazione dei reparti che adottino operativamente la metodologia narrativa all’interno dei protocolli di cura e assistenza, individuando specifici indicatori di valutazione dei risultati.
RITENUTO
-di dover individuare quali componenti del Laboratorio di Medicina Narrativa le seguenti figure professionali:
a) Dott.ssa Angela Pia Bellettieri, Responsabile SSD Qualità, Risk Management e
Accreditamento con funzioni di coordinamento;
b) Dott.ssa Georgia Nardozza – Responsabile SSD di Epidemiologia e Program. Sanitaria;
c) Dott.ssa Teresa Guarino – Dirigente Medico Direzione Sanitaria di Presidio;
d) Dott. Rocco Giovanni Panarace – Direttore U.O.C. Controllo di Gestione
e) Dott. Michele Pizzuti Direttore f.f. U.O.C. Ematologia;
f) Dott. Domenico Bilancia Direttore f.f. U.O.C. di Oncologia;
g) Dott. Pierluigi Cappiello – Direttore U.O.C. di Chirurgia Vascolare
h) Dott. Salvatore D’Angelo – Dirigente Medico U.O.C. di Reumatologia;
(omissis)
j) Dott. Antonio Giardina -Dirigente Medico U.O.C. di Anestesia e Rianimazione;
k) Dott.ssa Maria De Felice -Responsabile S.S. di U.O. di Psicologia Clinica;
l) Dott. Nicola Dichiara -Dirigente U.O. Formazione, Informazione e Comunicazione;
m) Dott.ssa Marisa Barbieri -Dirigente U.O. Affari Generali;
n) Dott. Mario Greco -Dirigente Medico U.O.C. di Medicina Legale;
o) Sig. Giuseppe Costanzo – Coordinatore SSD di DH Oncologico;
p) Dott.ssa Annalisa Chiriatti – Collaboratore Amm. Professionale – P.O. “Servizio Gestione
Assicurazioni Aziendali”;
q) Dott.ssa Elisa Claps – Collaboratore Amm. Professionale – P.O. “Servizio Formazione”;
r) Dott.ssa Daniela Giordano – Collab. Amm. Profess.-P.O. “Servizio Relazioni con il Pubblico URP”.
-di stabilire che i componenti suddetti potranno essere successivamente integrati con ulteriori
atti di nomina della Direzione Strategica, in base agli sviluppi successivi delle attività del
Laboratorio.
DATO ATTO che il coordinatore del Laboratorio di Medicina Basata sulla Narrazione sostiene l’organizzazione complessiva delle attività, individuando le strategie per il coinvolgimento dei partner e degli stakeholder e definendo annualmente il programma delle attività da realizzare, di concerto con i componenti del Laboratorio, che collaborano alla realizzazione delle attività programmate.
PRECISATO
che per la realizzazione delle attività sopra indicate l’Azienda potrà avvalersi anche dei contributi
forniti da enti pubblici e da partner privati, secondo le modalità previste dalle normative e dalle
regolamentazioni aziendali vigenti.
Sentiti i pareri favorevoli del Direttore Amministrativo e del Direttore Sanitario;
D E L I B E R A
per i motivi espressi in premessa:
1.di costituire il Laboratorio di Medicina Basata sulla Narrazione che gestisca in modo integrato e strutturato tutte le attività relative alla Narrative Based Medicine;
2.di dover individuare quali componenti del Laboratorio le seguenti figure professionali:
a) Dott.ssa Angela Pia Bellettieri, Responsabile SSD Qualità, Risk Management e
Accreditamento con funzioni di coordinamento;
b) Dott.ssa Georgia Nardozza – Responsabile S.S.D. di Epidemiologia e Program. Sanitaria;
c) Dott.ssa Teresa Guarino – Dirigente Medico -Direzione Sanitaria di Presidio;
d) Dott. Rocco Giovanni Panarace – Direttore U.O.C. Controllo di Gestione
e) Dott. Michele Pizzuti Direttore f.f. U.O.C. Ematologia;
f) Dott. Domenico Bilancia Direttore f.f. U.O.C. di Oncologia;
g) Dott. Pierluigi Cappiello – Direttore U.O.C. di Chirurgia Vascolare
h) Dott. Salvatore D’Angelo – Dirigente Medico U.O.C. di Reumatologia;
i) (omissis)
j) Dott. Antonio Giardina -Dirigente Medico U.O.C. Anestesia e Rianimazione
k) Dott.ssa Maria De Felice -Responsabile S.S. di U.O. di Psicologia Clinica
l) Dott. Nicola Dichiara -Dirigente Formazione, Informazione e Comunicazione
m) Dott.ssa Marisa Barbieri -Dirigente Affari Generali
n) Dott. Mario Greco -Dirigente Medico U.O.C. di Medicina Legale
o) Sig. Giuseppe Costanzo – Coordinatore Infermieristico SSD di DH Oncologico
p) Dott.ssa Annalisa Chiriatti – Collaboratore Amm. Professionale – P.O. “Servizio Gestione Assicurazioni Aziendali”;
q) Dott.ssa Elisa Claps – Collaboratore Amm. Professionale – PO “Servizio Formazione”
r) Dott.ssa Daniela Giordano – Collab. Amm. Profess.-P.O. “Servizio Relazioni con il
Pubblico URP”
3.di stabilire che i componenti potranno essere successivamente integrati con ulteriori atti di nomina della Direzione Strategica, in base agli sviluppi successivi delle attività del Laboratorio;
4.di stabilire che il coordinatore del Laboratorio di Medicina Basata sulla Narrazione sostiene l’organizzazione complessiva delle attività, individuando le strategie per il coinvolgimento dei partner e degli stakeholder e definendo annualmente il programma delle attività da realizzare, di concerto con i componenti del Laboratorio, che collaborano alla realizzazione delle attività programmate.
Delibera n. 2013/00281del 02/07/2013Dirigente ProponenteBruno Mandarinopag. 5/7
5.di stabilire che per la realizzazione delle attività del laboratorio l’Azienda potrà avvalersi dei contributi forniti da enti pubblici e da partner privati, secondo le modalità previste dalle normative vigenti;
6.di trasmettere copia della presente deliberazione al Dipartimento Salute, Sicurezza e Solidarietà Sociale, Servizi alla Persona e alla Comunità.

Il Direttore Amministrativo Antonio Pedota
Il Direttore Sanitario Bruno Mandarino
Il Direttore Generale Giampiero Maruggi

mercoledì 30 luglio 2014

Prendersi cura: verso un incontro di saperi. Un percorso di Medicina Narrativa

L’attivazione di un Laboratorio di Medicina Narrativa all’interno dell’Ospedale San Carlo, in linea con il principio di Umanizzazione, risponde alla finalità di migliorare la qualità delle cure. La Medicina Narrativa infatti, così come dimostrato dalle esperienze di altre Aziende Sanitarie nazionali, se integrata con la medicina basata sull’evidenza, risulta dare un valido contributo all’interno della pratica clinica.
Le storie di malattia consentono di andare oltre i limiti dell’EBM e del classico approccio positivistico della biomedicina, decodificando non solo le narrazioni di malattia del paziente ma anche quelle dell’operatore sanitario, mettendo in luce la natura culturale del ragionamento clinico su cui si fonda la biomedicina al di là dei suoi presupposti scientifici.
Obiettivo della Medicina Narrativa è quello di migliorare la qualità delle relazioni fra tutti gli attori che agiscono nel campo della salute, fornendo al tempo stesso ai pazienti un mezzo per divenire partecipi del loro percorso di cura, aiutandoli così, ad uscire da una condizione di passività e guidandoli nel collocare la propria esperienza in una prospettiva di senso.
Sulla base della sperimentazione di nuovi percorsi integrati, la finalità del progetto aziendale, consiste dunque nell’individuazione degli strumenti metodologici e culturali comuni (linee-guida, raccomandazioni), attraverso i quali migliorare i processi di diagnosi, cura e assistenza al paziente, verificando l’efficacia del paradigma bio-psico-sociale.
Nel corso dell’anno 2013, le attività realizzate in merito alla Medicina Narrativa sono le seguenti:
Deliberazione del Direttore Generale n.2013/00281 del 02/07/2013 finalizzata alla costituzione di un gruppo di lavoro aziendale multidisciplinare;
Formazione mediante la partecipazione di alcuni componenti del gruppo di lavoro al Master di Medicina Narrativa presso la Fondazione ISTUD (Business School che opera nel campo della formazione professionale superiore e della ricerca sul management);
Evento ECM in Azienda, con organizzazione di un Convegno in data 26 novembre finalizzato alla presentazione del progetto aziendale e degli obiettivi preposti, condividendo gli stessi con professionisti di altre realtà nazionali che hanno già visto l’avvio di percorsi di Medicina Narrativa.
Individuazione di specifiche U.O. ( Ematologia, Oncologia Medica, Reumatologia,) all’interno delle quali avviare la sperimentazione-narrazione tramite diari prodotti dal Gruppo di Lavoro Aziendale;
Applicazione strumenti/modello di Medicina Narrativa ‘Laboratorio di MN’;
Raccolta diari dei pazienti;

Analisi contenutistica delle storie mediante approccio interpretativo di carattere fenomenologico.

Gli strumenti per la narrazione: i diari


Qui vi presentiamo gli strumenti elaborati per il progetto: i diari per pazienti e caregiver, a questo link.

Narrazione ed evidenza per una sanità da trasformare: un meeting al San Carlo


Il 26 novembre 2013 si è svolto nell'Auditorium del San Carlo di Potenza il meeting di presentazione del progetto: "Narrativa ed evidenze per una sanità da trasformare".
Le due facciate della brochure del meeting
Il rapporto terapeutico è essenzialmente un atto di comunicazione. Per quanto possano essere importanti e preziose le tecnologie è nella narrazione del suo male che il paziente fa al medico o all’infermiere (è il caso del triage di pronto soccorso) che si avvia il percorso di cura. E dell’importanza della parola, del suo potere salvifico tantissimo è stato detto e scritto.
Di questa realtà siamo talmente convinti al San Carlo che, tra le numerose iniziative messe in campo per rendere l’ospedale sempre più attento alle persone dei pazienti e dei familiari (il termine tecnico “umanizzazione delle cure” è cacofonico ma il concetto è valido e potente) abbiamo deciso di dar vita a un laboratorio di medicina basata sulla narrazione per raccogliere in modo permanente, promuovere e valorizzare le storie di pazienti, soprattutto quelli con malattie croniche o rare, anche in collaborazione con il mondo dell’associazionismo. Stiamo perciò elaborando un modello/best practice in grado di valutare e misurare come la medicina basata sulla narrazione possa contribuire a migliorare la qualità di vita del paziente durante la sua permanenza in ospedale, con lo scopo di arrivare ad analizzare e definire chiavi di lettura rilevanti per migliorare elementi fondamentali della vita del paziente, come la diagnosi tempestiva, l’appropriatezza terapeutica e l’adesione al percorso di cura.
Il meeting ha visto la partecipazione di Paola Chesi (Fondazione Istud), Amalia Egle Gentile (Centro nazionale malattie rare ISS), Massimo Milli (Asl 10 Firenze), Lorenzo Moja (Centro Crochane italiano-IRF Negri) Paolo Trento (Asl 3 Umbria). 

Un primo approccio alla medicina narrativa

Una breve guida illustrata per un primo approccio alla medicina narrativa: il pdf

Medicina narrativa al San Carlo: il trailer


Il trailer del progetto di Medicina narrativa al San Carlo è stata presentato nel corso del meeting di presentazione del Bilancio Sociale dell'azienda ospedaliera, che si è svolto in auditorium il 7 luglio 2014.